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Su di me

Silvia Bencivelli – English version

Giornalista scientifica, autrice e conduttrice radiotelevisiva, ho una laurea in Medicina e chirurgia (Pisa, 2002) e un Master in comunicazione della scienza (Sissa, Trieste, 2004).

In questo momento sono tra i conduttori di Pagina3, la rassegna stampa culturale di Radio3 Rai che va in onda dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 09.30. Ma lavoro con Radio3 Rai dal 2015 e ho lavorato a tante serie e programmi radiofonici: primo fra tutti, Radio3 scienza, il quotidiano scientifico della rete. Ad aprile di quest’anno, invece, è uscito il mio podcast prodotto da Chora Media, dal titolo Spaziale, con il quale ho raccontato il secondo lancio di Samantha Cristoforetti, e sempre con Chora sono tra gli host di Ricercati.

Lavoro con Rai scuola e conduco programmi di scienza. Per esempio, Storie della scienza, con Telmo Pievani e me nei panni della raccontatrice delle vite degli scienziati. Il programma è su Rai Play, è andato in onda su Rai scuola e su Rai Tre. Oggi è in onda “Verso il futuro”.

Il 14 maggio 2019 è uscito il mio saggio “Sospettosi“, per Einaudi nella collana Passaggi. È un saggio reportage in cui indago sulle zone grigie tra scienza e la cosiddetta antiscienza, chiedendomi perché anche persone ritenute intelligenti e preparate talvolta facciano scelte antiscientifiche, per esempio affidandosi alle terapie cosiddette non convenzionali. È anche un libro sulla comunicazione della medicina, in cui cerco di dimostrare che una comunità scientifica che pensi di parlare al pubblico solo imponendo la propria autorità, senza saper ascoltare e senza fare domande, è destinata a non farsi capire e a creare conflitti.
Il libro è stato selezionato nella quartina finalista del Premio Estense 2020.

Scrivo di scienza per giornali e riviste, e collaboro soprattutto con la Repubblica, D di Repubblica, il Venerdì di Repubblica, Le Scienze, Mente e Cervello, Focus, Wired, il BoLive.

Insegno giornalismo scientifico e comunicazione della scienza ad aspiranti comunicatori, futuri giornalisti, scienziati curiosi, e tengo spesso corsi in vari formati. In particolare, da dieci anni o giù di lì collaboro con il Master La scienza nella pratica giornalistica della Sapienza – Università di Roma dove insegno comunicazione della scienza multimediale.

Di seguito, alcune cose che ho fatto nel passato recente.

A febbraio del 2021 è andato in onda un ciclo di Vite che non sono la tua, programma di Radio3 Rai, dedicato alle storie di quattro intellettuali in fuga dall’Italia fascista.

Per Radio3 scienza ho realizzato le serie La rivoluzione della salute universale (2018), Dizionavirus (2020) e Lessico Vaccinale (2021) e i Gettoni di scienza dal titolo La medicina nella lirica e Alan Turing (2017).

Nel 2020 sono stata selezionata a rappresentare l’Italia tra le 28 donne europee chiamate dallo Hay festival, a immaginare una nuova Europa.

Nel 2019 sono stata senior advisor di Newsguard per l’Italia: un gruppo di giornalisti americani che ha sviluppato un sistema di valutazione dell’attendibilità dei siti internet di news, in Italia guidati da Giampiero Gramaglia.

Il 24 aprile 2017 è uscito il mio romanzo: “Le mie amiche streghe” (Einaudi), finalista al Premio Chianti 2018.

Da settembre 2016 a giugno 2017 sono stata tra i conduttori di Tutta Salute, su Rai3, in onda ogni mattina da lunedì a venerdì alle 11.00. Mentre dal 2005 al 2017 ho fatto Radio3 Scienza, il quotidiano scientifico di Radio3 Rai.

Il 20 luglio 2017 in prima serata su Rai2 è andato in onda “Diversamente amore“, condotto da Bebe Vio, tratto da una mia idea: qui si può leggere di che cosa si tratta.

Tra il 2014 e il 2018 ho lavorato con Rai Scuola per Memex, per cui scrivevo e raccontavo piccole storie di grandi scienziati e per cui ho intervistato le principali scienziate italiane. E per Nautilus, condotto da Federico Taddia, e là ho tenuto una rubrica di storie e chiacchiere di scienza che si chiamava Nautilus Plus.

Tra il 2011 e il 2013 ho collaborato con Rai3 per Presa Diretta, di Riccardo Iacona e Francesca Barzini. Nel 2011, sono stata inviata della prima serie di Cosmo, trasmissione scientifica di Rai3 ideata da Gregorio Paolini e condotta da Barbara Serra.

Ho scritto anche per La Stampa nel canale Tuttogreen, l’Unità e il manifesto, nella pagina di Chips and Salsa dell’inserto culturale Alias.

Sono stata cocuratrice della mostra In Principio che è stata ospitata al Broletto di Novara tra novembre 2014 e aprile 2015, realizzata da Codice – Idee per la Cultura, insieme a Sergio Risaliti e Stefano Papi.

Ho girato un paio di cortometraggi e soprattutto il documentario Segna con me (regia di Chiara Tarfano), che ha ricevuto il premio Miglior Film dell’Ens (Ente nazionale sordi) al Cinedeaf 2013 (Festival internazionale di cinema sordo), e il Primo Premio al Festival del Documentario d’Abruzzo (2014).

Ho pubblicato altri saggi.

In ordine, i principali.
Il più importante è stato Perché ci piace la musica (Sironi editore, febbraio 2007, e in seconda edizione marzo 2012) che è stato tradotto in francese (Belin), in inglese (Music World Media) e in spagnolo (Rocaeditorial).
A maggio 2013 è uscito Cosa intendi per domenica – La mia (in)dipendenza dal lavoro, per LiberAria edizioni.
A settembre 2013 Comunicare la scienza, con Francesco Paolo de Ceglia, per Carocci editore nella collana Bussole (ristampato nel 2017 e nel 2020).
A luglio 2015 per Sironi Irrazionali e contenti, scritto con Giordano Zevi.
A settembre 2016 è uscito È la medicina, bellezza! – Perché è difficile parlare di salute, scritto con Daniela Ovadia, per Carocci editore nella collana Bussole, e finalista al Premio Galileo nel 2017.

Oltre a scrivere e a chiacchierare di scienza, insegno.

Tra i miei corsi più recenti, quello di giornalismo scientifico al Master in Giornalismo della Lumsa di Roma e al Master in Comunicazione e didattica delle scienze dell’Università di Bari Aldo Moro.
Ho insegnato anche al Master in comunicazione della scienza della Sissa di Trieste, all’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino e alla International School of Science Journalism di Erice.
Tengo corsi di comunicazione e di public speaking per scienziati e non solo.

Ho ricevuto alcuni premi, tra cui i seguenti.

Nel 2008 sono stata selezionata per la fellowship Giovanni Armenise – Harvard Medical School Foundation.
A novembre 2010 ho vinto il Premio speciale per la divulgazione scientifica e sociale sull’Hiv/Aids del Premio giornalistico Riccardo Tomassetti.
Nel novembre 2012 mi è stato assegnato il premio Piazzano per il giornalismo scientifico.
Nell’aprile 2014 ho ricevuto il premio Paolo Antonilli per i collaboratori esterni dei giornali.
A Pisa e dintorni ho ricevuto il premio Mimosa Boreale 2017 e il premio Donna è – Cultura 2017.
A ottobre 2017 ho ricevuto il Premio Fdg (Federazione Nazionale Diabete Giovanile) per la comunicazione.
A ottobre 2018 ho ricevuto il Premio Classico.
A luglio 2019 sono stata selezionata tra le Tecnovisionarie dell’Associazione Donne e Tecnologia.
A luglio 2020 mi è stato conferito il premio Armonicamente per arte e scienza (Università della Calabria).
A ottobre 2020 mi hanno consegnato il Premio Capodorlando per la divulgazione scientifica.